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Il passeggiar di coppie...

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Il passeggiar di coppie

                                    distratto e verso cèntr’urbàno per strade

 

uno sguardo nemmeno

 

né d’altrónd’è strano

tuo rimaner di giovane seduto

su quella panchina quella di faccia ‘l parco…

 

E questo tu pensi

 

“Che ci fa una farfalla ancora in volo fra i rami alti di questi alberi, ai primi d’Ottobre? Non ha senso…”

 

Ed ancora

 

“Forse non da altri animali discendiamo, ma da alberi: persone che, stanche di vagabondare, hanno improvvisamente esclamato “Qui!”, coralmente, le braccia tese in alto; e così sono rimaste, creando nazioni che noi ora chiamiamo foreste.”

 

 

----

 

 

A tàrd’óra nel pomeriggio

il distratto passeggiar di coppie

lungo brèvivìe di cèntropaése

s’erge qual costante da riconoscer questa

nella nostra come in mìll’àltre città

 

ed alla tua assenza di luoghi segreti

ove cercar e sonn’ e quiete

                                           al nonvolér te chiudere tua vita

nell’imitar d’anziano praticante d’osterie

con li sui cart’ e dadi

e ‘l su’ gòtt’ammèzzo pieno

                                             altro non resta, sai

che dei sogni queta dolcità

 

 

(tratta dalla raccolta “Luoghi accettati”,

autopubblicata nel 2001 e disponibile presso l’autore)

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